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Crocetta sfida Musumeci dove fu sindaco per 8 anni

Comizi a Gela per i due in corsa per la presidenza della Regione. Il candidato del Pd sceglie una sala al chiuso, quello del Pdl parla in piazza

GELA. Rosario Crocetta sceglie una sala al chiuso e la riempie; Nello Musumeci parla in piazza, poco dopo che ha smesso di piovere, con poca gente divisa tra applausi e contestazioni. Quelli che sono accreditati come i principali sfidanti per un posto da governatore in Sicilia, si fronteggiano quasi in contemporanea a Gela, la città dove Crocetta (sostenuto da Pd, Udc, Api e Psi) è stato sindaco per 8 anni. Musumeci (candidato di Pdl e Pid), mette in chiaro che lui non fa «come i cialtroni che vengono a prendervi in giro con promesse che non manterranno. Gela non può essere ingannata».

Agli applausi scroscianti dei sostenitori sotto il palco hanno replicato urla e fischi di chi stava dietro e qualcuno ad alta voce ammoniva: «È inutile che parli, non ci andiamo a votare. Siete tutti uguali e dovete andarvene a casa».    

Musumeci non teme le critiche e rilancia: «Chi oggi protesta - ha detto - ieri faceva la fila nelle segreterie dei partiti». Ha preso le distanze da «vagabondi e mestieranti della politica». Poi rivolto ai suoi stessi alleati ha detto: «Avete voluto che ci mettessi la mia faccia e l'ho fatto, ma sappiate che a 60 anni non sono disposto a fare la coperta di nessuno».   

 Dopo la promessa di dimezzare l'indennità dei parlamentari, attacca Crocetta: «Io non ho fascicoli in questura, non frequento mafiosi, la mia storia è trasparente e coerente». Quindi lo accusa di inciucio con l'ex Mpa: «Lombardo ha dato ordini ai suoi di votare Crocetta e non Miccichè».    

Un'ora dopo il suo avversario prende la parola all'Hotel Villa Peretti, e risponde a Musumeci: «I siciliani non potranno scegliere la continuità berlusconiana che ha distrutto l'Italia e la Sicilia grazie all'alleanza con la Lega e Musumeci accettando quell'alleanza tradisce la Sicilia perchè rappresenta la destra che ha eletto il presidente della regione negli ultimi anni».    

«Quanto alla presunta combine con Lombardo - sottolinea Crocetta - è solo una battuta di Musumeci, perchè sa che i sondaggi lo danno perdente. La verità è che il voto si sta bipolarizzando e mentre lui non entra in nessun altro schieramento noi riusciamo a prendere il voto disgiunto di Sel di Idv dei grillini e ovviamente anche di parte del centro. L'accordo con Lombardo l'avevano fatto Miccichè e Musumeci. Noi l'abbiamo respinto».    

E sui rapporti di polizia, di cui parla il suo avversario, taglia corto: «Chi pensa di sporcare la mia vita mente sapendo di mentire. Lo fa il sistema di potere che ha paura». Infine una battuta per Grillo. «La Sicilia non ha bisogno di qualcuno che venga a nuoto a salvare i siciliani, che si sanno salvare da soli. Voglio ricordare Pio La Torre, Mattarella, senza dimenticare i tanti magistrati, i poliziotti, gli imprenditori uccisi dalla mafia. Non occorre il qualunquismo da tre soldi ma la scelta dei siciliani che alzino la testa e decidano chi deve governare la loro terra».

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