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Ai domiciliari tenta il suicidio, soccorso dal 118 a Gela

GELA. Un pregiudicato di Niscemi, agli arresti domiciliari, Roberto Crispetti, di 40 anni, ha tentato il suicidio sbattendo ripetutamente la testa contro i mobili di casa. Quanto è scattato l'allarme, i carabinieri e il personale sanitario del "118" lo hanno trovato a terra, esanime, con gli abiti intrisi di sangue. Soccorso e trasportato nell'ospedale di Niscemi, è stato medicato e ricoverato in chirurgia con una prognosi di 8 giorni. Roberto Crispetti ha precedenti per rapina, furto, lesioni personali, spaccio di stupefacenti. Ai carabinieri avrebbe detto che "a stare forzatamente in casa con questo caldo è una tortura; è peggio che stare in galera".

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