Per fortuna per l’Africano non vale il detto palermitano che «a salutata rura chiossai ra visitata» nel senso che gli ultimi convenevoli sul pianerottolo sono sempre particolarmente pieni di curtigghiu e ci si sofferma nello spesso. Ma la visitata dell’Africano durò due mesi e se la salutata dovrebbe durare pure due mesi fussimo consumati. Due mesi no, ma due giorni sì. Così giovedì e venerdì ci sarà di nuovo un poco di caldo ma non troppo terribile. Da sabato invece arrivano nuvole e calo del termometro e sarà bene che ci portiamo appresso una ceratina perché con la mattinata è facile che cade un poco d’acqua che proprio ne abbiamo di bisogno.
Ma ora, vi pare a voi, non cominciate a lamentarvi per l’acqua visto che sicuramente non può essere avere sempre 28 gradi, maestralino bello fresco e affettuoso, acidduzzi chi cantano, piucciutteddi chi si vasano, mariti gentili, muggheri sparagnine e benzina che cala alla pompa. Tutto questo lo potete trovare nei firm di fantascienza attipo Cronache Marziane. E poi la terra ha proprio bisogno di un poco d’acqua se no poi vi lamentate che le cose costano care. Quindi se cade un poco d’acqua non vi cominciate a lamentare perché tanto c’è tempo per rompersi i cabbasisi per l’acqua e, vi assicuro, ci sarà tempo pure per ricominciare a lamentarsi per il caldo perché tanto fino all’Estate di San Martino (11 novembre) la possibilità di qualche botticella di caldo ci sarà ancora. E lo sentiremo di più se poi la sera, nella telemusione, vediamo che lassopra già si hanno messo il montone e hanno addumato i termosifoni. Mentre noi siamo ancora piedi piedi magari a farci un bello bagno a Mondello. Amici miei: quando uno è fortunato lo deve sapere riconoscere. Guai a essere nemici ra cuntintizza. Tante belle cose. Allegre.
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