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Meteobilli, l’ultima tirata. Forse

Lassopra stanno cominciando a uscire i paracqua dalla cantina. Vero è che infino a oggi ci sono stati 39 gradi in tutta la padania, ma vero è pure che già dalla parte della Francia e sulla Val d’Aosta già imncapizzò il malotempo con temporali che stanno facendo scendere la temperatura.
Insomma pare proprio che le pettubbazioni dello Tlantico si sono infilate alla grande e stanno prendendo a carcagnate nelle gengive quel prepotente dell’Africano che, piano piano, ha cominciato a scendersene verso casa. Il pobblema è quanto ci starà. Questo è il motivo di cui dalle parti nostre da poco fa e sino a domenica  infino a verso le undici ci dobbiamo assuppare questa botta di Scirocco o di Libeccio che sempre caldo portano anche se il secondo porta più umito del primo. La giornata più terribile dovrebbe essere domani quando a Palermo potremmo toccare il 38 gradi nelle ore centrali della iurnata. Poi piano piano se ne cala un poco ma tutta la notte resta vento da Sud. E così pure nelle matinate di lunedì. Ma verso le undici il vento si mente a girare prima a Ponente e poi a Maestro. E l’aria rinfresca un poco. Ma attenzione: sarà una settimana di lassa e pigghia con l’Africano che comincia a fare il tirilloso ca proprio non se ne vuole andare ed è come se ci dice ogni cinque minuti: lei non sa chi sono io. Ma noi lo sappiamo e non ci aspettiamo un’arrifriscata completa e definitiva. Possiamo dire «l’urtima e tiramu», come gridava lo spincionaro che vendeva i numeri per il «sutta novanta»? Non è detto ma su una cosa sembrano ormai tutti d’accordo. L’Africano può dire quello che vuole ma ormai non è più l’energia di quando era «giovane» due mesi fa. E dallo Tlantico arriva una bella voce fresca e potente che gli comincia a dire: Africano, va roba o largu. Tante belle cose. Tlantiche.

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