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L'Africano ha chiesto esilio politico

Gli scinziati sono messi vero male. Chi si sveglia spara la sua, parla di «modelli barici» e prende cantonate di petto grosse come un tir pieno di pomodorini di Pachino. Così avevano raccontato che, alla fatta dei conti, i momenti peggiori dell’estate li avevamo passati e che, insomma, che volete? Non è conto che ad agosto ci possono essere 20 gradi, è giusto. E fino a qui… Il problema è che ora dicono che la caloria ce la dobbiamo assuppare, bene che vada, fino alla fine del mese anche se le botte di caldo non saranno proprio come quelle delle settimane scorse. Certo oggi a Palermo, non si sarebbe detto perché il Libeccio caldissimo ha convinto una poco di persone a restare a casa con l’aria confezionata. Ora dicono che l’estate 2012 se la giocherà con quella del 2003 che è stata la più calda di tutte. Ancora non ci siamo ma, sino a qualche settimana fa gli scinziati dicevano che non c’era pericolo. Ora cominciano ad avere qualche dubbio. E vogliono aspettare fino alla fine del mese. Ma dico io: le previsioni si chiamano così proprio perché si fanno prima. Se no diventano articolo di giornale dove c’è scritto: ieri ci fu un caldo che mi avrebbe levato la pelle d’incapo.

Allora, che succede? Gli scinziati rincoglionirono tutti insieme improvvisamente? No, la verità è che il tempo è diventato così delicato da essere, pell’appunto, imprevedibile.

Vediamo la situazione di ora. Ci sono le pettubbazioni dello Tlantico che arrivano a mitraglia. Alcune si spingono verso Sud e vanno a infilarsi sotto quella zona che si chiama di interscambio subtropicale che , diciamo così, è il letto dove dorme l’anticiclone africano. Che, fino a poco tempo fa si caratterizzava per il fatto che non si muoveva e occupava stabilmente tutta la zona sahariana. Così in Europa si poteva infilare l’anti ciclone delle Azzose che è quello che rende le nostre estati gradevoli e temperate. Ora succede che, a guardare le carte, l’anticiclone africano si è sollevato di almeno 500 chilometri e per lui non siamo come il Sahara: si mette di sopra e non se ne va più. E supererà pure le Alpi per portare caldo pure in Germania e in tutto il centro Europa. Insomma, ha chiesto esilio politico da noi. Certo non sono notizie tanto belle, è giusto? Non solo per la caloria che rompe i cabbasisi. Ma pensate alle conseguenza, per dire, della siccità.

Perché succede tutto questo? C’è chi dice che è colpa che siamo troppo inquinati e che c’è il buco nello Zono che non si dov’è ma deve essere importante se  è una zona che hanno chiamato al maschile. Poi dice che è colpa del Nigno che è una specie di vento che è provocato dal mare troppo caldo. Insomma Zono e Chigno, come che sia noialtri sudiamo. Della serie: siamo nati per soffrire e stiamo facendo del nostro meglio.

Nel frattempo vi comunico che Meteobilli, nel suo piccolo, ha superato i SEI MESI di previsioni meteorologiche quotidiane. Per essere esatti, sei mesi e undici giorni visto che la prima uscì il 2 febbraio quando ancora non si chiamava nemmeno Meteobilli. Il 2 febbraio del 2013, se ci sono ancora, giuro che organizzo una bella festa per la prima candelina del Meteobilli. Tante belle cose. Festose.

 

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