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Agnese Borsellino: "Giovani raccolgano messaggio di Paolo"

Si rivolge ai ragazzi la moglie del magistrato ucciso dalla mafia nell'appello che fa in via D'Amelio a vent'anni dalla strage. Folla di manifestanti nel luogo dell'attentato

PALERMO. "Carissimi giovani mi rivolgo a voi come ai soli in grado di raccogliere davvero il messaggio che mio marito ha lasciato". Inizia così l'appello che Agnese Borsellino, vedova di Paolo, consegna ai microfoni della Tgr Rai Sicilia nel 20esimo anniversario della strage di via d'Amelio.
"Dopo alcuni momenti di sconforto - dice Agnese Borsellino – ho continuato e continuerò a credere e rispettare le istituzioni di questo Paese come mio marito sino all'ultimo ci ha insegnato. Non indietreggiando nemmeno un passo di fronte anche al solo sospetto di essere stato tradito da chi invece avrebbe dovuto fare quadrato intorno a lui". "Io non perdo la speranza in una società più giusta ed onesta - conclude Agnese Borsellino - Sono, anzi, convinta che sarete capaci di rinnovare l'attuale classe dirigente e costruire una nuova Italia".
E' una folla di manifestanti e rappresentanti della società civile quella che si è adunata per il ventennale della strage del 19 luglio del 1992 in via D'amelio dove è previsto un dibattito con i magistrati Antonino Di Matteo, Antonio Ingroia, Leonardo Guarnotta, Roberto Scarpinato, Vittorio Teresi, Luca Tescaroli e Giovanbattista Tona. Dal palco il movimento delle agende rosse ha dato delle indicazioni precise ai manifestanti nel caso si presentino politici in via D'Amelio: sollevare in segno di protesta l'agenda rossa dando le spalle ai presenti. Lungo le inferriate dei palazzi che costeggiano le strade sono affissi diversi cartelli che difendono i pm che indagano sulla presunta trattativa Stato-mafia.

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