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Assolto l'ex ministro Romano

PALERMO. Il gup Fernando Sestito ha assolto l'ex ministro dell'Agricoltura, Saverio Romano, dall'accusa di concorso in associazione mafiosa.
Il Gup ha utilizzato la vecchia formula dell'insufficienza di prove, citando nella lettura del dispositivo il secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale che prevede l'assoluzione nel caso in cui manchi, sia contraddittoria o sia insufficiente, la prova della colpevolezza. Il Pm Nino Di Matteo aveva chiesto la condanna del politico a 8 anni di reclusione.
"In questi 20 anni ho sempre osservato le leggi e ho più volte giurato sulla Costituzione. Amo questo Paese e non l'ho mai tradito men che meno sostenendo la forza criminale che più di tutte rappresenta l'anti Stato: Cosa Nostra". E' stata l'appassionata autodifesa dell'ex ministro, poco prima della sentenza. L'esponente del Pid ha voluto fare una breve dichiarazione spontanea a conclusione delle repliche delle parti e prima che il giudice si ritiri in camera di consiglio per la sentenza. Più volte interrotto dal pianto, Romano ha ricordato la sua attività di avvocato, interrotta dopo l'avviso di garanzia: "Ho una toga che è pulita - ha detto in lacrime - e spero di poterla consegnare a mio figlio al più presto".
Infine l'ex ministro ha stigmatizzato "l'ombra" delle accuse che da anni gli vengono rivolte "diffuse a macchia d'olio sui media". "Io non avevo modo di sapere quali erano le accuse a mio carico - ha concluso - l'opinione pubblica sì".

ROMANO, FINALMENTE E' FINITA. "Finalmente è finita". Così l'ex ministro Saverio Romano, assolto dall'accusa di concorso in associazione mafiosa, ha commentato con i suoi legali, gli avvocati Raffaele Bonsignore e Franco Inzerillo, la sentenza. Il gup ha emesso il verdetto dopo una camera di consiglio di meno di due ore. Il pm aveva chiesto la condanna dell'ex ministro a otto anni di carcere.

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