Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Mazara, rientrati i pescherecci sequestrati in Libia

Sono stati accolti al porto da una folla di parenti e curiosi i 19 marittimi, tra i quali sette tunisini, che erano stati fermati per venti giorni dai miliziani libici a Bengasi. Tutti sono apparsi molto provati

MAZARA.  Sono stati accolti da una folla di parenti e curiosi al porto nuovo di Mazara del Vallo gli equipaggi dei tre motopesca della marineria mazarese sequestrati per venti giorni dai miliziani libici a Bengasi. Il «Maestrale», l' «Antonino Sirrato» e il «Boccia Secondo» sono arrivati in porto in nottata. I 19 marittimi, tra i quali sette tunisini, sono apparsi molto provati e hanno riferito di
essere stati maltrattati dai miliziani libici.


Ad accoglierli sulla banchina anche il vescovo, monsignor Domenico Mogavero, e il presidente del Consorzio Cosvap della pesca Giovanni Tumbiolo, che in questi giorni hanno seguito la
vicenda in contatto diretto col console italiano a Bengasi Guido De Sanctis. Mogavero ha appreso della liberazione mentre si trovava a Tunisi, ieri mattina è rientrato con un volo diretto
e ieri sera ha voluto partecipare al momento d'accoglienza sulla banchina del porto nuovo di Mazara del Vallo. «È una vicenda a lieto fine per la quale non possiamo che gioire - ha detto il Vescovo - la mia presenza vuole dimostrare la vicinanza verso questa gente di mare che naviga questo Mediterraneo tra tantissimi rischi. Una semplice testimonianza di affetto nei loro confronti e delle loro famiglie e dei loro figli». Il Vescovo si è intrattenuto per più di un'ora con gli equipaggi
e le loro famiglie. «Ora è giunta l'ora che si affronti definitivamente la questione delle acque territoriali - ha ribadito il Vescovo - nulla pu• essere lasciato più al caso».  Una rappresentanza degli equipaggi incontrerà marted pomeriggio a Mazara del Vallo il Ministro per la cooperazione internazionale e l'integrazione Andrea Riccardi

Caricamento commenti

Commenta la notizia