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Colpo alla nuova cupola di Agrigento: 5 fermi non convalidati

Dopo il blitz antimafia di martedì, scarcerati Rosario e Salvino Mangione di Raffadali, Giovanni Rampello di Agrigento, Pasquale Vetro di Sciacca, Vincenzo Cipolla di San Biagio Platani

AGRIGENTO. I gip del tribunale di Agrigento non hanno convalidato cinque dei 47 fermi disposti dalla Procura di Palermo nell'ambito dell'operazione antimafia che, martedì, ha azzerato le cosche agrigentine e portato in cella 47 persone. Gli indagati, per i quali il fermo non è stato convalidato, sono stati scarcerati. Il giudice Stefano Zammuto ha ordinato la liberazione di Rosario e Salvino Mangione, 26 e 39 anni, di Raffadali, e di Giovanni Rampello, 25 anni, di Agrigento.
Il gip Valerio D'Andria ha disposto la scarcerazione di Pasquale Vetro, 54 anni, di Sciacca; mentre il gip Ottavio Mosti ha rimesso in libertà Vincenzo Cipolla, 50 anni, di San Biagio Platani.
Per tutti gli altri indagati sono stati convalidati i fermi e disposti gli arresti in carcere tranne che per Giuseppe Lo Mascolo, 75 anni, di Siculiana, ricoverato in ospedale subito dopo la cattura, per il quale sono stati decisi i domiciliari.  L'operazione di polizia, denominata Nuova Cupola, è finita al centro di una rovente polemica tra i pm palermitani: il pool che coordina le inchieste sulla mafia trapanese ha duramente criticato la decisione dei colleghi che si occupano di Cosa nostra agrigentina di disporre i fermi, sostenendo che abbiano in questo modo intralciato le loro ricerche del padrino latitante Matteo Messina Denaro.

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