Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trapani, l'ex vescovo destituito: è un tritacarne, pago per tutti

Don Miccichè commenta la sua destituzione da parte del Vaticano dopo l'indagine della magistratura sul suo ex economo diocesano don Ninni Treppiedi.: "Ho la chiara impressione di essere finito in un meccanismo più grande di me. Ho subito sulla mia pelle notizie pesanti e non verificate

ROMA. "Ho la chiara impressione di essere finito in un meccanismo più grande di me. Ho subito sulla mia pelle notizie pesanti e non verificate. E' un tritacarne micidiale". L'ex vescovo di Trapani Francesco Micciché, intervistato dalla Stampa, commenta così la sua destituzione da parte del Vaticano dopo l'indagine della magistratura sul suo ex economo diocesano don Ninni Treppiedi.
"Mi sono reso conto che alcune cose non quadravano e ho fermato il giovane sacerdote", racconta Micciché. "Capitai all'inaugurazione di una mostra in una ex chiesa. Mi era stato detto che era un magazzino fatiscente, da vendere, e invece mi ritrovai davanti una piccola chiesa di antica devozione e rimasi sconvolto. Avviai subito un'indagine interna che mi ha portato a sfiduciare in pochi mesi don Treppiedi".
Sulla possibile esistenza di conti della diocesi di Trapani allo Ior "sta indagando la magistratura. So soltanto che quando sono andato allo Ior per verificare se c'erano conti della diocesi - prosegue Micciché - io ho dovuto fare anticamera, mentre i funzionari mi dicevano che conoscevano benissimo don Treppiedi. Anche quello è stato un campanello d'allarme". "Dovevo essere più accorto nel dare fiducia a qualche mio collaboratore - ammette il vescovo destituito - ma non è facile. Ovunque tanti miei confratelli si trovano in situazioni molto gravi: preti accusati di molestie sessuali anche con incarichi di rilievo nelle curie o scandali finanziari, ma in genere - sottolinea - non si colpisce il vescovo in maniera così veemente come è successo a me".

Caricamento commenti

Commenta la notizia