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Palermo, dava metà pensione ai figli adulti: tribunale revoca obbligo

Vincenzo Capuano, 80 anni, era costretto a vivere da due anni con cento euro mese perchè doveva versare parte della sua pensione, 150 euro a testa, ai due figli di 34 e 49 anni abitanti con la madre dalla quale si era separato

PALERMO. Era costretto a vivere da due anni con cento euro mese perchè doveva versare parte della sua pensione, 150 euro a testa, ai due figli di 34 e 49 anni abitanti con la madre dalla quale si era separato. Ma da questo mese, Vincenzo Capuano, 80 anni non avrà più questo obbligo. Lo ha deciso il giudice Sara Marino del tribunale di Termini Imerese. Per anni l'anziano dai 740 euro al mese di pensione di ex bidello defalcava 640 euro: somme derivanti dal recupero dei soldi che precedentemente non aveva versato ai suoi familiari nonostante una precedente sentenza lo obbligasse a farlo. Adesso dovrà solo dare l'assegno di mantenimento alla moglie: circa 200 euro.


Oltre ad erogare questi soldi il pensionato, scrive il Giornale di Sicilia, era stato costretto dal tribunale nel 2009 ad abbandonare la sua casa in seguito alla richiesta di separazione avanzata dall'ex moglie «per infedeltà coniugale», accusa sempre respinta dal coniuge. «In questi anni - afferma - per sopravvivere ho chiesto aiuto ad una signora che mi ha preso in casa e alla quale davo 500 euro al mese per tenermi con lei. Ma dal 2010 non ho potuto più pagare questo affitto. Ma per fortuna non sono stato sbattutto in mezzo alla strada». Ora Capuano pensa di chiedere
l'assegnazione di una stanza nella casa dove abita l'ex consorte. «Anche se dovessi stare in uno sgabuzzino - dice - per me andrebbe bene».

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