Domani giornata con le pampine: sole, buona tempertura, niente vento. Per fortuna pare che sarà pure discreto (Poche nuvole e qualche sbrizza di notte) sopra quei poveri disgraziati delle zone terremotate. Gente allegra che ci piace mangiare e bere e fare una poco di altre cose che magari non si possono riferire tutte. Sono scantati ma questo non vuole dire che non ci piace a incazzarsi se una cosa non ci confinfera. Come i capannoni delle frabbiche che sono stati fatti due anni fa e cadono come quando un picciriddo mente le carte una sopra all’altra per fare il bel castello e passa il babbione del fratello grande e ci sciuscià per farli cadere.
Qua il terremoto si comportò come il fratello babbione che ci piace a sgerzare e fici cariri tutte cose. Ma se cade un capannone che ha solo due anni di vita, può essere mai solo fatalità? Ora, come tutti sanno (ma è sempre buono che ce lo ripetiamo) i terremoti non si ponno prevedere. Uno può dire: in quella regione è facile ca, prima o poi, ci sarà un terremoto con le pampine. Ma certo non può dire: amici miei puntate il rologio perché tra una simanata alle ore tot e tot ci sarà una bella strantuliata.
Qui come fu si sa benissimo: il fatto è che le montagne Appennine arrivate nella pianura Padana si mentono sotto terra e ogni tanto vogliono acchianare arrieri per fare babau alle pirsone. Il pobblema è che la la terra è fatta di sabbia portata dai ciumi di cui il terreno è un poco lento e si comporta coma la crema caramel che appena arriva il terremoto si annaca tutta come una minna. E più la terra è morbida, più si annata.
Insomma io penso che, quando il terreno è così, le case si devono costruire che stanno aggritta sole sole e uno le deve solo appuiare a terra. Se no contiamo morti e domandiamo la spera di cristallo per tirare la fortuna ca ci dice dove sarà il prossimo. Dice mia figlia la grande: niente niente che i Maya insertarono la previsione ma sbagliarono il posto? E chi lo sa. Maya dire Maya.
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