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Sisma in Emilia, ancora scosse

Altra notte di paura, in pochi hanno dormito nelle proprie case a Finale Emilia

FINALE EMILIA. Hanno paura. Pochissimi hanno dormito nelle proprie case la scorsa notte a Finale Emilia, la cittadina in provincia di Modena dove poco più di 24 ore fa la terra ha tremato e ancora continua a farlo. E' qui l'epicentro del sisma che ha scosso e continua a scuotere il Nord-Est. I parchi, le aree pubbliche, le piazze sono spazi aperti dove le automobili sono diventate camera da letto, cuccia, riparo. Riuscire a prendere sonno è stato doloroso. "Come si fa a dormire mentre succede tutto questo", dicono i più.    
In paese, e per un raggio di circa 20 km, è tutto chiuso. Cenare è stato arduo per chi non ha voluto rimettere piede in casa. Qualche pizzeria ha fatto gli straordinari col take away. Qualche ristorante non ha potuto servire da mangiare perché il personale ha preferito starsene alla larga da tetti e mura. Tanti i racconti. Ognuno con la sua storia, il suo momento, l'istante in cui ha avvertito la scossa.    
Nei due centri di accoglienza allestiti in paese, uno nel palasport, con quasi 200 persone, l'altro nel campo sportivo con una ventina di tende da quindici-venti posti letto l'una, il sonno è arrivato tardi e l'unico modo per allentare la tensione é stato quello di scambiare qualche parola. Nel palasport c'éanche stata un po' di tensione quando, intorno alle tre, sono state avvertite nuove scosse. Qui sono stati smistati i senza-tetto che hanno anche bisogno di assistenza personale: anziani soprattutto, ma anche tanti immigrati. Intorno alle quattro qualcuno ha cominciato ad avvertire freddo, forse anche per la stanchezza. Tutti hanno continuato a chiedersi il perché : "Qui non è mai successa una cosa del genere".    
Una dottoressa ha trascorso la notte rassicurando e parlando con tutti; una ragazzina con il suo cagnolino bianco ha atteso fino all'alba la mamma in turno da volontaria. Ah, i volontari. Un esercito silenzioso. Tutti hanno avuto paura nella notte tra sabato e domenica scorsa. Anche loro, ma non sono bastate cento e più scosse per fermarli. Riescono anche a sorridere versando l'ennesimo caffé caldo, tra un tremore della terra e l'altro.



CRESCE IL NUMERO DEGLI SFOLLATI. E' salito a 5.000 il conto degli sfollati per il terremoto che all'alba di ieri ha colpito l'Emilia. I dati sono stati aggiornati dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna che entro oggi conta di allestire altri 1.500 moduli assistenziali nel Modenese, una delle province più colpite insieme a quella di Ferrara.
"Ai 3000 senza casa che avevamo calcolato inizialmente - ha detto il capo della Protezione civile regionale Demetrio Egidi - se ne sono aggiunti un'ottantina nel Ferrarese e circa 300 nel Bolognese. Poi ci sono quelli della provincia di Modena tra Finale Emilia, Mirandola e altri posti vicini". Inoltre, a Crevalcore, nel Bolognese, è stato allestito un centro di accoglienza (in una struttura fissa) occupato in gran parte da extracomunitari. "Il lavoro di assistenza va avanti anche se la pioggia ostacola un po'", ha concluso Egidi.

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