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Attentato di Brindisi, Giulia racconta: sono viva per miracolo

BRINDISI. "Sono viva per miracolo, sarei dovuta essere lì, come ogni giorno a quell'ora invece ho capito male il luogo di un appuntamento e mi trovavo in quel momento in un altro posto della città. Sono sconvolta". A parlare con l'ANSA è Giulia una ragazza che frequenta il quarto anno dell'istituto professionale 'Morvillo Falcone' dove stamane è avvenuta l'esplosione che ha provocato un morto e feriti.
Giulia, insieme con altre ragazze dell'istituto doveva partecipare stamani ad una sfilata, in un hotel cittadino, dove avrebbe dovuto indossare i vestiti confezionati e realizzati dalle studentesse della scuola. "Avevo capito che l'appuntamento era lì in albergo e quindi mi sono avviata verso l'hotel, invece le mie amiche erano ad aspettarmi lì - racconta Giulia - erano tutte lì davanti alla scuola dove è avvenuta la tragedia. Mi hanno telefonato tutti, allarmati, dopo aver sentito dell'esplosione e mi hanno avvisato di quello che era accaduto".
"Oggi io dovevo essere lì e invece... Ora lasciatemi stare, non sto bene". La ragazza è venuta in ospedale, sconvolta, per cercare alcune delle sue amiche: "La studentessa morta - racconta Giulia - era di Mesagne, loro sono le prime ad arrivare, in pullman da Mesagne la mattina, perché nel nostro istituto tante studentesse arrivano dalla provincia, si alzano presto la mattina, alle 6, per prendere il pullman e raggiungere la scuola e le ragazze di Mesagne sono le prime ad arrivare".

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