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Geraci Siculo entra nel Consorzio madonita della Legalità e lo Sviluppo

GANCI. Il consiglio comunale di Geraci Siculo ha approvato, nei giorni scorsi, con il voto dei consiglieri di maggioranza, l'adesione al "Consorzio madonita della Legalità e lo Sviluppo" che dovrebbe gestire, in un progetto che riguarda tutto il territorio madonita, i beni confiscati alla mafia. La delibera, di formale adesione, è scaturita dalla nota vicenda legata all'assegnazione ed utilizzo del feudo Verbumcaudo confiscato in via definitiva al boss Michele Greco. Il protocollo d'intesa, per la nascita del Consorzio Madonita della Legalità e lo Sviluppo, era stato sottoscritto lo scorso anno dalla Provincia Regionale di Palermo i Comuni di Polizzi Generosa, Castellana Sicula, Petralia Soprana e Sottana, Blufi, Bompietro, Alimena, Valledolmo, Sclafani Bagni, Geraci Siculo, Castelbuono, Campofelice di Roccella, Lascari, Cefalù, Scillato, Collesano, Gratteri, Pollina, San Mauro Castelverde e Collesano, ma ancora oggi non tutti i comuni vi hanno aderito a causa di una normativa che vieta ai comuni di aderire a più di un consorzio. Il consiglio comunale di Geraci Siculo ha aderito al consorzio di tipo pubblicistico solo dopo il parere favorevole del segretario comunale. "Il consiglio comunale - ha dichiarato il presidente del consiglio Piero Scancarello - ha dato un'indicazione precisa sulla razionalizzazione dei costi di gestione che devono essere contenuti considerato il grave momento di crisi economica che interessa tutta la Nazione". "Il consorzio - ha dichiarato il sindaco di Geraci Siculo Bartolo Vienna - è una risposta di legalità nel territorio ma anche un riscatto sociale per restituire alla società civile in termini di lavoro e sviluppo quello che la mafia ha sottratto al territorio".

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