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"Borsellino mi disse che era stato tradito"

A raccontare l'episodio è il giudice Alessandra Camassa, ex pm a Marsala quando il magistrato assassinato dalla mafia era a capo della Procura: "Si alzò, si stese sul divano e cominciò a piangere chiedendosi il perchè"

PALERMO. «A fine giugno del 1992 io e il collega Massimo Russo avemmo un incontro con Borsellino. Era un dialogo normale, si parlava di indagini. A un certo punto lui si alzò, si stese sul divano e cominciò a lacrimare e disse: 'non posso credere che un amico mi abbia traditò». A raccontare l'episodio è il giudice Alessandra Camassa, ex pm a Marsala quando il magistrato assassinato dalla mafia era a capo della Procura. Camassa sta deponendo al processo per favoreggiamento alla mafia al generale dei carabinieri Mario Mori. 


«Ebbi la sensazione netta - ha proseguito- che avesse ricevuto da pochissimo una notizia e che fosse ancora sconvolto. Tanto da sfogarsi con le prime persone entrate nella sua stanza». Il magistrato ha spiegato di non avere fatto domande ulteriori a Borsellino per imbarazzo. «Ero così imbarazzata - ha sostenuto - che quasi cambiai discorso. Pensai a uno sfogo personale e non volli essere invadente».


«Quando allora ascoltai quello sfogo - ha concluso - non lo ricollegai ad alcuna attività d'indagine. Pensai a un problema personale, per questo non ne parlai dopo la strage. Se fossi stata chiamata a testimoniare prima probabilmente l'avrei detto». Il giudice Camassa ha raccontato l'episodio per la prima volta il 14 luglio del 2009 ai pm di Caltanissetta

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