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A rischio gli stipendi, dipendenti Eas protestano

Proclamato lo stato di agitazione permanente dopo l'impugnativa del Commissario dello stato Carmelo Aronica, con la quale, di fatto, è stato eliminato il capitolo che prevedeva la liquidazione delle somme

PALERMO. Gli oltre mille dipendenti dell'Eas (Ente acquedotti siciliani, in liquidazione dal 2004) hanno proclamato lo stato di agitazione permanente dopo l'impugnativa del Commissario dello stato Carmelo Aronica, con la quale, di fatto, è stato eliminato il capitolo che prevedeva il pagamento degli stipendi non solo dei 170 lavoratori  dell'ente acquedotti, ma anche di quei dipendenti trasferiti negli anni in altri enti, come l'Ersu o l'Istituto vite e vino.


I dipendenti ieri si sono riuniti in assemblea negli uffici di via Giacomo Del Duca a Palermo. «È previsto un sit in davanti la Prefettura l'8 maggio - spiega uno dei dipendenti - e poi il 9 maggio saremo a palazzo D'Orleans fino a quando il presidente non ci riceverà e sarà trovata una soluzione. Di fatto gli stipendi sono sospesi fin da ora e non sappiamo come potremo
essere pagati».

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