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Da Hannibal a Ignaz

Lo abbiamo chiamato Hannibal. E abbiamo sbagliato. Contrordine: si chiama Ignaz. Sissignore. Resta la stessa cosa ma si chiama in un altro modo. Intanto vi dico che Ignaz se ne sta andando verso l’Albania e già oggi non c’è più nella Sicilia Occidentale mentre resta nella parte del Catanese. Quindi nel «ponte», oggi e domani, avremo tempo infrusco e temperature come quelle che ci attoccano in questa stagione.

Volete sapere se per il primo maggio vi va sottosopra la scampagnata? Non è detto anzi vorrei essere ottimista e dirvi che la giornata sarà come ieri: cielo cummigghiato ma niente acqua. Non ci sarà vento e c’è solo una piccola possibilità che piove, ma poco, verso le due di doppopranzo. D’altra parte ci dobbiamo mettere il cuore in pace che c’è la possibilità che il tempo sia così per tutta la simana: nuovole che vanno e vengono, vento poco, temperature massime attorno ai 22 gradi, venti da Est, Sud-Est.

Ma torniamo a Hannibal, anzi a Ignaz. Carissimi amici, non si capisce chi lo chiamò Hannibal visto che in Europa, ogni volta che c’è un ciclone, una botta di malotempo ma anche un anticiclone o una botta di caldo, il nome viene dato addirittura da una Università: il dipartimento di meteorologia di Berlino. Solo loro sono autorizzati a scegliere e c’è una regola che non viene sbagliata mai: un corpo nome di maschio e un corpo nome di femmina. Per esempio la prossima botta di cardo avrà nome di femmina perché già c’è una lista. Ma la cosa bella è che questi nomi si possono pure comprare e i piccioli vanno poi a finanziare il dipartimento dell’università così le studenti sturìano meglio. Così se volete vi potete presentare e dire: domando scusi, vorrei un nome per la prossima botta di malotempo.  Bene signore, che nome sceglie? Scelgo Rosaria, il ciclone Rosaria. Bene, ma chi è Rosaria? Me suoggira

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