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Palermo, liquami e rifiuti: Sos da Vergine Maria

Per i continui guasti ai depuratori gli scarichi vanno a finire direttamente in mare. Odori insopportabili in tutta la borgata. Per un intervento l’Amap attende il via libera del Comune

PALERMO. Da una parte il cattivo odore proveniente dalla fognatura. Dall'altra, quello che arriva dai sacchi stracolmi di rifiuti. I residenti di Vergine Maria sono costretti a vivere con finestre e imposte sbarrate e a trattenere a più non posso il fiato per sfuggire all'aria irrespirabile. Quello che potrebbe essere un angolo di paradiso, così, si trasforma in inferno.
Un problema che si trascina da anni ed è diventato la croce di chi vive nella borgata. Nonostante i lavori sull'impianto fognario siano finiti già da tempo, a causa di continui guasti ai depuratori, gli scarichi vanno a finire direttamente in mare, sprigionando odori insopportabili. Lo sa bene chi ci convive.
«Ormai siamo abituati a tenere balconi e finestre chiuse - esordisce Paola D'Aiello - e a otturare il naso quando usciamo da casa. Una situazione pesante, soprattutto per chi ha bambini piccoli, e che si aggrava ulteriormente con l'arrivo dell'estate quando fare il bagno diventa un motivo di ansia, dato che la rete scarica i liquami a mare».
I lavori potrebbero essere completati prima dell'avvio della stagione balneare. Lo ha detto il direttore generale dell'Amap Guido Catalano. Unico diktat, però, l'ok da parte di palazzo delle Aquile.
«L'Amap attende che il Comune dia il nulla osta per far partire gli interventi - ha detto - e, una volta ottenuto, sarà cura delle nostre squadre operare in tempi rapidi anche se, purtroppo, i lavori fognari sono tra i più complicati».
Ma i problemi non finiscono qui. Anche piazza Bordonaro, centro nevralgico della vita del quartiere, è invasa dal cattivo odore proveniente dai sacchetti depositati accanto ai contenitori dagli operai della Gesip. Che, alcuni giorni fa, hanno bonificato la spiaggia rimuovendo ramaglie, plastica e cartacce. Rifiuti, raccolti all'interno delle «big bag», sacchi con una capienza di 110 litri ciascuno, che sono stati trasportati nella piazza, in attesa che i mezzi dell'Amia provvedessero al ritiro. Questi, però, sono rimasti a fare bella mostra per giorni, nonostante la situazione sia stata più volte segnalata dagli stessi residenti, come Giusi Bonura.
«Tra i guasti della rete fognaria e i problemi legati all'immondizia - stigmatizza - uno spazio che potrebbe essere un biglietto da visita per i turisti, uno dei fiori all'occhiello della città, diventa motivo di vergogna per noi che ci viviamo». L'ex municipalizzata, dal canto suo, ribatte di non aver ricevuto nessuna segnalazione sui sacchi in questione e fa sapere che, comunque, provvederà al più presto al ritiro.

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