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Niente soldi dalla Regione, incertezza sul futuro Gesip

È fallito il tentativo del Parlamento siciliano di stanziare un finanziamento di 50 milioni di euro che avrebbero garantito la prosecuzione delle attività almeno per tutto il 2012. Sabato però scadrà l’ultima proroga alla convenzione col Comune, motivo per cui il governo regionale in questi giorni sta discutendo col presidente del Congilio, Mario Monti per chiedere un aiuto

PALERMO. Resta incerto il futuro dei 1.800 lavoratori della Gesip, ai quali sabato prossimo scadrà la convenzione col Comune. È fallito il tentativo del Parlamento siciliano di stanziare un finanziamento di 50 milioni di euro che avrebbero garantito la prosecuzione delle attività almeno per tutto il 2012. Questa almeno era stata la proposta avanzata nei giorni scorsi dai sindacati Uiltucs Uil, Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Ugl, Alba, Cisal, Conflavoratori e Fiadel in un confronto con i candidati a sindaco.


Ma la lunga maratona per l’approvazione della Finanziaria ha partorito solo un ordine del giorno firmato da tutti i capigruppo dei partiti e accolto come raccomandazione dalla presidenza della Regione. Ciò significa che la proposta dovrà essere ancora discussa, nonostante il tentativo del deputato Marianna Caronia di ottenere subito lo stanziamento «attingendo ai fondi statali previsti dal decreto Salvaitalia». L’Ars ha però trasformato l’emendamento in Ordine del giorno soprattutto per via del bilancio «ristretto» e dunque tutto è slittato. Sabato però scadrà l’ultima proroga alla convenzione col Comune, motivo per cui il governo regionale in questi giorni sta discutendo col presidente del Congilio, Mario Monti per chiedere un aiuto.


Il deputato regionale Riccardo Savona ha comunicato che «tre dirigenti della Regione, tra cui il capo di gabinetto del presidente Lombardo, si sono recati a Roma per trovare le giuste interlocuzioni atte a risolvere il caso». Dal canto suo, il presidente Raffaele Lombardo ha spiegato che «la Regione vuole fare la sua parte, ma serve un piano di riorganizzazione del personale».

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