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La Torre e Di Salvo, da Napolitano medaglie d'oro alla memoria

Riconoscimento per le vittime dell’attentato mafioso del 30 aprile del 1982. Le targhe consegnate oggi dal capo dello Stato, insieme al ministro dell'Interno ai familiari

ROMA. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha conferito Medaglie d'Oro al Merito Civile alla memoria di Pio La Torre e di Rosario di Salvo, vittime il 30 aprile del 1982 a Palermo di un vile agguato di stampo mafioso. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.
Queste le motivazioni. Pio La Torre: "Esponente politico fortemente impegnato della lotta alla criminalità organizzata di stampo mafioso, promotore della coraggiosa legge che ha determinato una innovativa strategia di contrasto alla mafia, mentre era a bordo di una vettura guidata da un collaboratore, veniva proditoriamente fatto oggetto di numerosi colpi di arma da fuoco da parte di sicari mafiosi, perdendo tragicamente la vita nel vile agguato. Fulgido esempio di elevatissime virtù civiche e di rigore morale fondato sui più alti valori sociali spinti fino all'estremo sacrificio".
Rosario di Salvo: "Collaboratore di un noto esponente politico impegnato nella lotta alla criminalità mafiosa, mentre lo accompagnava alla guida di un'auto, rimaneva vittima di un vile agguato e veniva raggiunto da numerosi colpi di arma da fuoco indirizzatigli da sicari mafiosi perdendo tragicamente la vita nel tentativo di reagire. Nobile esempio di coraggio e di spirito di servizio".
Le Medaglie d'Oro - prosegue il comunicato - sono state consegnate oggi dal Capo dello Stato, insieme al Ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, a Filippo La Torre, figlio del deputato assassinato, e a Rosa Casanova, vedova di Rosario di Salvo, in occasione dell'incontro "Pio La Torre 30 anni dopo" promosso dalla Fondazione della Camera dei deputati a Palazzo Montecitorio.

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