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Gesip, speranze e dubbi dopo l'incontro con Lombardo

Il governatore ha prospettato delle soluzioni che allo stato attuale sono considerate buone ma non definitive, come ovviamente vorrebbero i sindacati. Si parla di premialità e corsi di formazione, ma le decisioni sono rinviate a dopo la proroga ottenuta

PALERMO.Un bicchiere mezzo pieno. O mezzo vuoto. L’incontro tra i rappresentanti Gesip e il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha lasciato in molti sentimenti contrastanti, soprattutto all’interno dei sindacati. C’è chi lo ha considerato un deciso passo avanti verso la risoluzione, c’è chi invece ha letto nelle parole del governatore tanti buoni propositi ma nulla di concreto. Lombardo ha prospettato delle soluzioni che allo stato attuale sono considerate buone ma non definitive, come ovviamente vorrebbero i sindacati.

Il presidente ha fatto capire che tutte le società partecipate vanno riviste, accorpate, anche in vista delle nuova legge che entrerà in vigore entro il 31 dicembre. E ha fatto capire anche che di soldi per un maxisalvataggio non ce ne sono: né dalla Regione, né dal Comune e anche l’ipotesi Stato non è percorribile, anche se oggi incontrerà il ministro Elsa Fornero. «La situazione - ha aggiunto Lombardo - è che la Gesip ha risorse per poter pagare gli stipendi fino a metà maggio (data di scadenza delle proroghe, ndr). Ci aspettiamo dal Comune una bozza di piano di riqualificazione. Alla luce di questo piano potremo attivare un confronto con il Governo nazionale insieme al comune per fronteggiare il dramma di queste persone. Nel contesto di questo piano cercheremo delle idee, si potranno impiegare i lavoratori per l'assistenza domiciliare o per l'installazione di pannelli fotovoltaici».

Ci sarebbe, secondo alcune voci, l’ipotesi della «premialità», ovvero dei fondi europei destinati a quelle società che nel corso degli anni hanno svolto servizi per la città, e si parla di una somma vicina ai 50 milioni di euro. «Abbiamo chiesto al presidente della Regione di inserire la voce Gesip nel maxiemendamento in modo che si possa arrivare, senza problemi, al 31 dicembre», ha detto Mimma Calabrò, segretario generale Fisascat Cisl. «Trattandosi del primo incontro, la disponibilità del presidente Lombardo è risultata generica e priva di proposte operative - dice Pietro La Torre, segretario Uiltucs Sicilia - a livello di risorse finanziarie si è parlato solo della formazione del personale, per circa 20 milioni, a valere su risorse comunitarie. Al contrario, noi abbiamo ribadito la necessità di un piano strutturato». Salvo Barone, segretario generale Asia: «Abbiamo iniziato a parlare, le proposte ci sono. I lavoratori sono più tranquilli, anche se ovviamente abbiamo bisogno di un piano a lungo termine e risposte più concrete».

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