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Lombardo: non mi aspettavo questa decisione ma sono sereno

PALERMO. "Non mi aspettavo questa ordinanza del gip ma sono sereno e rispettoso del lavoro dei magistrati". Lo dice il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, commentando l'imputazione coatta del gip. "Non ho mai chiesto favori e voti ai mafiosi". Lombardo ha ricordato che "la magistratura di Catania, sotto la guida di due capo procuratori, aveva chiesto l'archiviazione". "Oggi il gip, e ne prendo atto - ha aggiunto - ha emesso una ordinanza perché ha ritenuto necessaria una verifica in udienza preliminare degli atti citati dalla Procura nella richiesta di archiviazione". "Il mio rispetto per la magistratura è lo stesso di ieri – ha proseguito il governatore siciliano - anzi è cresciuto, così come la mia serenità". E ha concluso: "Comunque, con franchezza non m'aspettavo questa decisione del gip, così come non se l'aspettava nessuno. Forse qualcuno". Chi? "Qualcuno", ha affermato.
Dimissioni nella peggiore delle ipotesi? "La peggiore delle ipotesi non esiste, quello che esiste è la verità. E io su questa vicenda scriverò un memoriale. "Mi auguro che l'udienza preliminare davanti al gup sia convocata al più presto possibile".


AGGIORNAMENTO DELLE 18.56. "Non sottoporrò la Regione al fango di un processo, se ci dovesse essere un rinvio a giudizio mi dimetto". Lo ha detto il Presidente della Regione Raffaele Lombardo rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento dopo l'imputazione coatta del Gup per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.
"Io dico che oggi - ha aggiunto Lombardo - è stata disposta un'imputazione che sarà valutata dal giudice per l'udienza preliminare. Non è un rinvio a giudizio e chi gioca su questo equivoco è quantomeno in malafede". "Se c'é rinvio a giudizio mi dimetto - ha ribadito Lombardo - senza aspettare né il primo grado né l'appello né la Cassazione". "Chiedo solo che l'udienza venga fissata il prima possibile - ha concluso - e che in quella udienza venga disposta o l'archiviazione o il processo".
"Ho cambiato idea perché - ha aggiunto Lombardo - non posso sopportare che le chiacchiere, le falsità e le calunnie, destituite di fondamento dette da presunti, attuali o ex mafiosi, possano ledere la carica di Presidente della Regione a cui tengo piu" di ogni altra cosa". A chi domanda se chiederà il rito abbreviato Lombardo ha risposto "ho degli avvocati difensori con loro concorderò il da farsi".

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