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Ismett, i pazienti cadono dal letto: tagli alla paga del personale

Erano 13 nel 2010 e sono diventati 22 nel 2011, aumento che ha inciso negativamente sul fondo per la qualità dell'anno appena trascorso

PALERMO. Mentre arrivano le lettere di censura agli infermieri che dormono di notte, all’Ismett aumentano i pazienti che cadono. Erano 13 nel 2010 e sono diventati 22 nel 2011, gente che cade dal letto, nei corridori e verso il bagno, malati che scivolano dalle poltrone. Il dato si traduce in euro che mancano nella busta paga dei dipendenti.


Le cadute incidono negativamente sul fondo per la qualità e nel 2011 il personale medico, paramedico e amministrativo dell’Istituto mediterraneo trapianti ha pagato il mancato controllo: 120 euro in meno in busta paga su base annuale. Ma non cadono tutti. Soltanto lo 0,57% dei ricoverati Ismett è crollato a terra nel 2010 ma nel 2011 è diventato lo 0,82%. «Dato fisiologico e cadute in aumento ma comunque ampiamente nell’ambito della norma» per la direzione dell’istituto. E il professore Bruno Gridelli traccia il quadro Ismett di un sistema pazienti fortemente «debilitati e in gran parte anziani», reduci da interventi chirurgici. Indica una serie di misure anticaduta che l’istituto ha messo in atto negli ultimi mesi: «Abbiamo revisionato la disposizione dei mobili nelle camere, le altezze dei letti, rafforzato l’assistenza nel percorso verso il bagno». Negli altri ospedali sottolinea Gridelli «non so se si pongano il problema, per quanto riguarda l’Ismett lavoriamo per abbassare ulteriormente le percentuali».


A favore dell’Istituto c’è che le cadute non sono rovinose, «quasi sempre i pazienti riportano danni fisici modesti: nel 2010 su 13 cadute solo 8 sono state con trauma grave, nel 2011 su 22 cadute solo 4 e dunque i danni si sono dimezzati». Patient falls, caduti su un totale di quanti? Nel 2010 13 ricoverati su 24.749 sono andati a terra, nel 2011 22 su 26.892. Ma non solo le cadute con danno si sono dimezzate, l’Ismett invita a guardare oltre, a parametri «che in altri ospedali non vengono considerati, per esempio gli errori sanitari: nel 2010 nel nostro istituto sono stati lo 0,2%, nel 2011 lo 0,04% ed è un parametro importante non solo agli effetti del fondo da distribuire ai dipendenti. E comunque nel 2011 ai dipendenti è stato pagato il 90% della cifra complessiva destinata al fondo qualità». Per dire che all’Ismett la qualità è una sicurezza e le censure agli infermieri che dormono di notte sono pesanti. Anche se finora non si sono avute punizioni: «Sono state inviate lettere di richiamo a tutti gli infermieri presenti, verranno effettuati dei controlli, la direzione sanitaria e infermieristica studierà azioni per migliorare il livello dell’assistenza». E il caso «infermieri che dormono» sarà trattato in sede del consiglio di amministrazione Ismett convocato oggi.

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