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Gli avvocati di Palermo: il diritto non è merce

PALERMO. Nel giorno dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, Palermo si è svegliata con alcuni striscioni apparsi in diversi punti della città e recanti le scritte 'Il diritto prima del mercato', o 'Tuteliamo diritti non vendiamo servizi'. L'iniziativa è stata messa in piedi per protestare contro il decreto del governo Monti, sulla liberalizzazione delle professioni, ed è stata promossa da alcuni avvocati del foro palermitano che - in una nota - annunciano clamorose proteste stamattina, durante la cerimonia d'apertura dell'anno giudiziario, in programma nel Tribunale di Palermo. Analoghe iniziative sono state organizzate in altre città italiane.
E alzando cartelli con le scritte 'La professione prima del mercato', gli avvocati palermitani hanno abbandonato l'aula magna della Corte d'appello di Palermo, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Una mobilitazione "responsabile e unitaria", dicono, per segnalare "i pericoli di una liberalizzazione che smantella i principi fondamentali della professione di avvocato e mette a rischio la difesa dei diritti dei cittadini". Il Consiglio dell'ordine ha infatti aderito alla linea adottata a livello nazionale. "Un gesto simbolico per dare un segnale civile - proseguono - composto, ma non fraintendibile, di allarme per richiamare l'attenzione sul disagio provocato dai provvedimenti relativi alla liberalizzazione della professione forense, varati dai governi che si sono succeduti in modo opaco, autoritario e senza cercare il confronto con l'avvocatura".

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