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L'omicidio di Lipari, l'accusato: non sono io l'assassino

Roberto Cannistrà, fermato per l'uccisione di Eufemia Biviano, la vigilia di Natale, si è dichiarato estraneo ai fatti. Gli investigatori sono risaliti a lui dopo l'esame del Dna

LIPARI. Roberto Cannistrà, 36 anni, l'uomo accusato di avere ucciso alla vigilia di Natale la 62enne, Eufemia Biviano, ha negato di essere stato lui a compiere l'omicidio. Cannistrà, nel corso delle due ore d'interrogatorio davanti al gip del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, Maria Gregorio, e al sostituto procuratore Mirko Piloni, si è dichiarato estraneo ai fatti. L'uomo era assistito dagli avvocati Gaetano Orto e Luca Fontino. Il gip Gregorio si è riservato i termini di legge (48 ore), per decidere se convalidare il suo arresto. Per i due legali, Cannistrà è apparso "lucido e sereno". Per il fermo dell'abitante di Quattropani, una frazione dell'isola di Lipari, sono state determinati le tracce di sangue rinvenute nel bagno della casa e sul corpo della donna uccisa che, dopo l'esame del Dna, secondo gli investigatori, coincidevano con quelle dell'accusato.



CONVALIDATO IL FERMO. Il gip Maria Rita Gregorio ha convalidato il fermo. Ancora non è stata trovata l'arma del delitto e non è stato individuato il movente dell'omicidio. Proseguono, dunque, le indagini dei carabinieri che hanno arrestato Cannistrà dopo gli esami del dna, in quanto nella casa della donna sono state trovate tracce ematiche della vittima mischiate a quelle del fermato. Secondo alcune indiscrezioni l'uomo potrebbe essere stato aiutato da un complice.

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