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Rogo Tiburtina: treno da Palermo arriva a Milano con sei ore di ritardo

Il mezzo ferroviario diretto verso il capoluogo lombardo ha subito questo maxi ritardo a causa dell'incendio scoppiato stamattina nella stazione di Roma. Rabbia dei passeggeri

PALERMO. "Si invitano i signori passeggeri a non partire se non è strettamente necessario". E' con questa formula, letta più volte dallo speaker, che Trenitalia si arrende anche alla Stazione Centrale di Milano in un giorno da incubo per il trasporto ferroviario, proprio mentre al binario 15 arriva con quasi sei ore di ritardo il treno espresso 1926 proveniente da Palermo. Il convoglio era atteso per le 10:23, arriva invece alle 16:15, un ritardo accumulato per colpa del rogo che si è sviluppato alla stazione Tiburtina di Roma intorno alle 4:00 con gravi ripercussioni su tutta la rete ferroviaria nazionale. Talmente gravi che, in appena dieci minuti, tra le 16:00 e le 16:10, a Milano vengono soppressi ben tre convogli: uno diretto a Roma, uno a Napoli e un altro a Malpensa. Intanto, stanchi e arrabbiati, i passeggeri scendono dal treno partito da Palermo alle 18:30 di ieri. "Non c'é stata chiarezza e c'é stata pochissima assistenza" si lamenta Alessandro, 41 anni, partito verso mezzanotte da Ascea Marina (Salerno). "Tante le fermate non previste e nessun servizio di ristorazione" aggiunge il passeggero mentre i parenti cercano di rincuorarlo.    Più stanca di lui appare Concetta, 62 anni, partita da Messina e sorretta ora dalla figlia che è venuta a prenderla in stazione. "Sei ore di ritardo adesso, tre ore di ritardo all'andata. Chi mi ripaga?" si chiede senza perdere comunque il sorriso e con i capelli bianchi non scomposti. Maria è una giovane mamma che nasconde le occhiaie dietro grandi lenti da sole. "E' andata malissimo - dice - anche perché viaggiavamo con due bambini e non avevamo niente da mangiare. Ci hanno dato solo un sacchettino con dentro due wafer e un succo di frutta". Più di una persona conferma che poco prima di Roma molti passeggeri, avvertiti dal personale del treno, sono scesi per evitare l'ingorgo della stazione Tiburtina. "Ma per noi - aggiunge la giovane mamma - era impossibile, con due bambini al seguito e tanti bagagli". Tanta la preoccupazione, dunque, per i bimbi, gli anziani e non solo. "Abbiamo avuto un cane senza bere e senza mangiare per venti ore" dice la signora Elena scappando via. "Non ci hanno avvertito, non ci hanno detto niente e non ci hanno nemmeno dato da mangiare" si lamenta Cristina, 53 anni, particolarmente arrabbiata. Infuriato un pensionato partito da Lamezia Terme con la moglie. "Mezza bottiglia d'acqua ci hanno dato: uno schifo". Ma alla fine c'é anche chi la prende con filosofia. "E' capitato" dice un turista alzando le spalle. "E comunque - aggiunge Rossana, origini siciliane e un impiego a Milano - alla fine sono state solo sei ore di ritardo, poteva andare anche peggio".

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