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Rifiuti sul prato e panchine rotte: Foro Italico nel degrado

Rovinati i divanetti sul lungomare e i birilli. Scomparsi anche i totem. Gli sportivi: "Qui è diventata una corsa a ostacoli"

PALERMO. Una voragine nel cuore di ceramica. Profonda come la delusione di chi si siede su quella panchina vandalizzata e sporca. E il rammarico diventa ancora più grande se per vivere uno dei punti più belli della città bisogna fare uno slalom tra i rifiuti. Bottiglie di birra, sacchetti e residui dei tanti picnic sono l'unica cosa che bussano all'attenzione di chi frequenta la villa a mare. Per fare jogging o per portare i bambini a giocare, l'attenzione resta alta. «Non è più il posto ideale in cui far divertire i piccoli. Sul prato, tra l'erba, si nascondo rifiuti e insidie inaspettate», dicono Angela Marzacca e Angelo Nappi. C'è poi chi vorrebbe fare proprie quelle panchine. Tanto da sdraiarsi lì per confondere il proprio sguardo tra il cielo e il mare. Utopia. I cuscini di ceramica sono stati distrutti. Sulla superficie di quelle mattonelle non ancora intaccate dai vandali restano noccioline e uno strato di terra. Abbandonate lì dove un gruppo di famiglie si sono date appuntamento per mostrare le bellezze della città agli amici che giungono da Bari. «Tra l'imbarazzo e la vergogna», commenta Angelica Aspanò. Qualcuno, percorrendo il viale centrale della villa del Foro Italico, nota alcune differenze rispetto a qualche tempo fa. Già, i totem. «Sono proprio quelli che mancano», dice Francesco Ventimiglia. Ne restano solo due all'ingresso. Perdono pezzi. Le basi su cui erano installati gli altri sono coperte d'erba. «Eppure erano un ottimo ornamento», aggiunge. Hanno pure vinto un premio a una manifestazione nazionale, che si è svolta a Verona, dedicata ad oggetti di arredo pubblico. Li aveva progettati l'architetto Italo Rota, ma gran parte di essi sono stati distrutti da atti vandalici, e poi trafugati. Altri sono stati rimossi dal Comune per evitare ulteriori danni. A completare l'arredo, oltre 200 birilli. Quelli ci sono ancora, ma gran parte sono stati danneggiati. «Era stato avviato un dialogo col Comune per ricomporre questa veduta - racconta Nino Parrucca, artigiano palermitano che ha realizzato 6 anni fa le opere d'arredo. Ho presentato un nuovo campione di un birillo col volto della principessa di Aragona fatto in ceramica in modo che siano molto resistenti. A meno che un vandalo non lo rompa con una mazza. Quelli attuali non sono stati ricoperti di ceramica. Per questo motivo hanno bisogno di manutenzione». Eppure non è stata fatta per il cronico deficit delle casse comunali. Così Parrucca avanza una proposta. «Do la disponibilità a guidare alcuni studenti degli istituti d'arte nella realizzazione dei totem». Un'idea a costo zero per avviare un restyling degli arredi. Qualcuno nota la vigilanza delle forze dell'ordine. E conclude: «poca cosa se poi non ci sono neppure le condizioni igieniche per vivere quest'angolo di paradiso».

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