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Concussione, revocati i domiciliari per il deputato regionale De Luca

Ma i giudici gli hanno imposto il divieto di dimora a Fiumedinisi. Stesso provvedimento per il fratello Tindaro Eugenio, per il presidente della Commissione Ediizia Parisi e per il funzionario comunale D'Anna

MESSINA.  Sono stati revocati dal Tribunale del Riesame di Messina gli arresti domiciliari all'ex sindaco di Fiumedinisi e deputato regionale di "Sicilia Vera", Cateno De Luca, arrestato lo scorso 27 giugno per tentata concussione, abuso d'ufficio e falso. I giudici gli hanno però imposto il divieto di dimora a Fiumedinisi. Stesso provvedimento adottato anche per il fratello Tindaro Eugenio, per il presidente della Commissione Ediizia Bendetto Parisi e per il funzionario comunale, Pietro D'Anna.
Secondo la procura di Messina, De Luca nella veste di sindaco, avrebbe favorito una società di cui è amministratore, la "Dioniso" che a Fiumedinisi ha costruito un albergo con annesso centro benessere - strutture ora sequestrate - utilizzando un piano comunale di riqualificazione urbanistica, approvato nonostante i rilievi della Regione che aveva bloccato il Prg del Comune. La struttura alberghiera è stata edificata in un'area in cui il sindaco aveva fatto realizzare lavori sul torrente Fiumedinisi, in modo da incrementare - sostiene l'accusa - il valore dell'area. Il ricorso contro gli arresti domiciliari imposti dal Gip Daria Orlando era stato presentato per De Luca dall'avvocato Carlo Taormina.

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