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Fincantieri, operai in protesta davanti lo stabilimento

Lo sciopero, proclamato per la mancata acquisizione della commessa di circa 70 milioni di euro per il restauro di una nave da crociera, durerà tutta la giornata. In cassa integrazione 220 operai su 525

PALERMO. Gli operai del Cantiere navale di Palermo hanno protestato davanti ai cancelli dello stabilimento per la mancata acquisizione da parte di Fincantieri della commessa di circa 70 milioni di euro per la riparazione e restauro di una nave da crociera. Sono 220 gli operai  in cassa integrazione nel sito palermitano di Fincantieri, su un organico complessivo di 525, e tra i lavoratori crescono preoccupazione e perplessità sul futuro occupazionale.
"Che questa commessa sia sfumata - dice Francesco Piastra della segreteria provinciale  Fiom di palermo - dimostra che c'é un managment aziendale, che non intende investire sul sito palemitano, da due anni non si acquiscono nuove lavorazioni". "Abbiamo chiesto al governo nazionale un incontro - aggiunge - siamo ancora in attesa di una convocazione".
La nave da ristrutturare è la Costa Romantica. La Uilm di Palermo sostiene che fino a venerdì mattina la commessa si dava per acquisita da Fincantieri mentre nel pomeriggio della stessa giornata si diffuse la notizia che la commessa era stata affidata al cantiere navale Mariotti di Genova. "Questa è l'ultima di una serie di commesse che nell'arco degli ultimi mesi sono state perse con le stesse modalità, date per acquisite e poi all'ultimo momento perse a favore di altri stabilimenti italiani- dice il sindacato - La mancata acquisizione di questa commessa fa crescere ancora di più la nostra preoccupazione sul futuro dello stabilimento Palermitano e del gruppo Fincantieri che se pur ritirando il piano di ristrutturazione  non interviene adeguatamente per cercare di invertire la tendenza".
"Abbiamo la sensazione - prosegue - che tutto quanto sta accadendo sia frutto di una strategia prodotta dal gruppo dirigente per avvalorare il progetto di ristrutturazione presentato e poi ritirato o congelato. Se qualcuno lo avesse dimenticato la crisi dello stabilimento Palermitano coinvolge circa 2000 famiglie che fino ad oggi sperando su un'inversione
di tendenza e usufruendo degli ammortizzatori sociali ha atteso civilmente".

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