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Pizzo a un’associazione di portatori di handicap: blitz nel Messinese

Arrestati dalla polizia quattro componenti della famiglia mafiosa di Barcellona Pozzo di Gotto. Per nove anni chiedevano soldi sui finanziamenti pubblici dell’Aias

MESSINA. Imponevano il pizzo sui finanziamenti che otteneva l'associazione per l'assistenza agli spastici (Aias) a Barcellona Pozzo di Gotto. Per questo Giovanni Rao, 50 anni, Carmelo Giambò, 40 anni, Mariano Foti, 41 anni e Carmelo D'Amico, 40 anni, tutti già detenuti e componenti della famiglia mafiosa barcellonese sono stati arrestati su ordine di custodia del gip dopo le richieste dei pm e le indagini della polizia.   
Secondo gli investigatori i quattro avevano vessato per nove anni con delle richieste estortive l'Aias di Barcellona pretendendo il pizzo sui finanziamenti pubblici che otteneva l'ente. Da quanto è emerso dalle indagini l'Aias avrebbe versato da 40 milioni di lire a 40 mila euro l'anno alla mafia barcellonese dal '99 al 2009. A capo dell'Aias in quegli anni c'era Pietro Arnò, che morì nel 2008 e che fu anche vittima di un attentato nel 2003 in cui quale rimase ferito. Arnò era lo zio di Carmelo Giambò componente del clan mafioso e secondo gli investigatori non si oppose mai alle richieste estortive. Il pizzo veniva pagato prima a Giovanni Rao e poi a Carmelo D' Amico e Mariano Foti. L'Aias sarebbe stata costretta ad assumere persone legate al clan mafioso. Il procuratore capo di Messina Guido Lo Forte ha sottolineato durante la conferenza stampa in Questura che per ricostruire la vicenda sono state fondamentali le testimonianze dei collaboratori di giustizia Carmelo Bisognano e Santo Gullo e di un ex presidente dell'Aias di Barcellona Luigi La Rosa che era subentrato ad Arnò. Il questore di Messina Carmelo Gugliotta ha commentato: "E' una brillante operazione, un duro colpo contro la mafia barcellonese che negli anni ha vessato l'economia del territorio".  

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