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Lampedusa, in arrivo barcone con 600 persone

I due barconi, partiti probabilmente dalle coste libiche, sono giunti in nottata scortati dalle Fiamme Gialle

LAMPEDUSA. Un barcone con circa 600 immigrati di provenienza subsahariana a bordo ha lanciato un allarme a circa 16 miglia da Lampedusa. Verso l'imbarcazione, che potrebbe aver avuto un'avaria al motore, si stanno dirigendo tre motovedette della Capitaneria di Porto e due della Guardia di Finanza.


Due barconi sono giunti in nottata a Lampedusa, con a bordo 411 migranti. La prima imbarcazione è stata intercettata dalla Guardia di finanza a 15 miglia dall'isola ed è giunta in porto, "scortata" dalle Fiamme Gialle, alle 3.35, con a bordo 24 donne e un minore. Venti minuti dopo un'altra imbarcazione è arrivata al molo con 253 persone, tra le quali 35 donne e 2 minori. Le due imbarcazioni sono partite probabilmente dalle coste libiche e le persone a bordo sono tutte provenienti dall'Africa sub sahariana.


Intanto un tunisino è stato fermato perchè accusato di uno stupro durante uno sbarco avvenuto lo scorso 15 giugno. Avrebbe abusato sessualmente di una donna durante la traversata dalla Tunisia a Lampedusa, e lo stupro si sarebbe ripetuto una seconda volta anche nel centro d'accoglienza dell'isola. Un tunisino, ritenuto il capo dell'organizzazione che ha permesso il viaggio della speranza, é stato fermato dalla squadra mobile di Agrigento con l'accusa di violenza sessuale e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Altri tre tunisini, tutti trentenni, sono invece indiziati solo di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Lo sbarco che ha costituito attività d'indagine per i poliziotti è quello dello scorso 15 giugno, quando a Lampedusa, approdò un'imbarcazione con a bordo 19 immigrati, fra cui 6 donne. Sull'imbarcazione c'era anche una pecora. I poliziotti hanno prima ricostruito che il natante non era partito dalla Libia, come avevano dichiarato i migranti, ma dalla Tunisia; poi hanno raccolto la denuncia della giovane tunisina. La donna ha riferito d'aver pagato mille euro per raggiungere l'Italia e d'essere stata violentata durante il viaggio. La giovane, costretta a dichiararsi moglie del violentatore, una volta giunta nel centro d'accoglienza è stata sistemata insieme all'uomo. Nel Cpt avrebbe subito un nuovo abuso. I quattro immigrati fermati, giunti ieri sera con il traghetto a Porto Empedocle, sono stati trasferiti al carcere Petrusa. Le sei donne di quello sbarco sono rimaste nell'ex base Loran, a Lampedusa. 

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