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Gela, una zona segnata da tanti omicidi di mafia

La contrada Desusino, dove è avvenuto il triplice omicidio, è già stata in passato teatro di numerosi agguati a esponenti mafiosi. Nel 1978 fu ucciso il boss Ciccio Madonia, nel '91 un altro esponente, Giuseppe Cremona

GELA. La zona di contrada Desusino, lungo la strada Falconara-Riesi, dove è avvenuto il
triplice omicidio di stamane con l'uccisione di due coniugi e del figlio tredicenne, è già stata teatro in passato di numerosi agguati di mafia. Nel 1978 fu ucciso da queste parti il boss Ciccio Madonia, padre di "Piddu", altro capomafia storico del nisseno. Ad attirarlo in un tranello, invitandolo a quello che doveva essere un incontro chiarificatore, fu il boss di Riesi Giuseppe Di Cristina, anche lui ucciso qualche mese dopo dai "corleonesi".
Il 31 agosto del 1991 i killer assassinarono un altro esponente di spicco della mafia locale, Giuseppe Cremona, di 56 anni. Sono rimasti invece ancora senza spiegazione altri due agguati avvenuti sempre nella stessa zona a distanza di pochi giorni: l'omicidio del commerciante di animali Angelo Bulone, avvenuto il 12 luglio del '90, e quello del pensionato Giuseppe Tallarita, 66 anni, crivellato di colpi il 26 luglio nella sua villetta. Secondo gli investigatori l'uomo potrebbe essere stato eliminato perché scomodo testimone di qualche sanguinoso episodio.

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