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Coppia separata a Lampedusa riunita a Trento

TRENTO. Una donna nigeriana al quarto mese di gravidanza, sbarcata a Lampedusa alla fine di aprile, in Trentino ha potuto riabbracciare il marito dal quale era stata separata dopo la drammatica traversata. La coppia, da anni residente in Libia, si è potuta riunire grazie all'impegno dell'assessorato alla Solidarietà internazionale della Provincia di Trento, del Cinformi e della Questura di Trento. Marcy, 27 anni, dopo un drammatico viaggio su un barcone, per problemi di salute era stata ricoverata in ospedale a Palermo e poi in un centro di accoglienza per donne gestito dalla Caritas, il marito Osamede, invece, pochi giorni dopo l'arrivo a Lampedusa si era rimesso in viaggio arrivando in Trentino. Qui, accolto nel progetto straordinario per richiedenti la protezione internazionale provenienti dal Nord Africa, il giovane ha manifestato tutto il proprio dolore per la separazione forzata dalla moglie. A questo punto sono intervenute le autorità locali che, in collaborazione con la questura di Trento, ha consentito alla donna di spostarsi nel capoluogo trentino, dove ha potuto finalmente riabbracciare il marito. La coppia da oggi é accolta in una struttura protetta di Trento, mentre in seguito verrà sistemata in un alloggio in autonomia sul territorio provinciale, ha fatto sapere l'assessorato alla solidarietà internazionale. "Ricongiungere questa coppia - dice l'assessore provinciale Lia Giovanazzi Beltrami - è la migliore dimostrazione di come la collaborazione fra le istituzioni possa consentire, nella cornice di una comunità solidale, di guardare al volto umano dell'immigrazione". 

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