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No al rimpatrio: dieci tunisini ingoiano lamette

Nelle ultime 24 ore sono una ventina i maghrebini che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche per episodi di autolesionismo. Quattro dei dieci attualmente al pronto soccorso stanno per essere trasferiti con un elicottero del 118 all'ospedale di Agrigento, dove ieri ne erano stati condotti altri quattro

LAMPEDUSA. Dieci tunisini, ospitati nel centro d'accoglienza di Lampedusa, sono ricoverati nel poliambulatorio dell'isola dopo aver ingoiato lamette da barba e pezzi di vetro. Nelle ultime 24 ore sono una ventina i maghrebini che hanno dovuto ricorrere alle cure mediche per episodi di autolesionismo. Quattro dei dieci attualmente al pronto soccorso stanno per essere trasferiti con un elicottero del 118 all'ospedale di Agrigento, dove ieri ne erano stati condotti altri quattro. 


Attualmente sono poco meno di 190 i tunisini presenti nel centro d'accoglienza di Lampedusa, dove alcuni hanno superato il mese di permanenza e attendono di essere rimpatriati, secondo quanto prevede l'accordo tra Italia e Tunisia per i migranti giunti in Italia dopo il 5 aprile.    "E' chiaro - spiega Pietro Bartolo, responsabile del poliambulatorio dell'isola - che questi episodi di autolesionismo avvengono perché gli extracomunitari vogliono accelerare il trasferimento in altre strutture e al contempo evitare il rimpatrio. Una volta effettuate le radiografie, siamo costretti, per i casi più a rischio, a portarli in strutture attrezzate a intervenire nell'eventualità di perforazione intestinale. Temo che ci saranno altri casi".

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