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Cammarata: "Futuro Gesip? Dipende dall'opposizione"

Il sindaco di Palermo: "Un Consiglio comunale che non delibera è un organo malato e a prescindere dalle ragioni politiche che stanno alla base delle decisioni che si assumono, non si possono attribuire responsabilità a chi non ha la maggioranza. Oggi il centrosinistra ha oggi 28 consiglieri contro i 22 del centrodestra"

PALERMO. "Un Consiglio comunale che non delibera è un organo malato e a prescindere dalle ragioni politiche che stanno alla base delle decisioni che si assumono, non si possono attribuire responsabilità a chi non ha la maggioranza. L'opposizione di centrosinistra ha oggi 28 consiglieri contro i 22 del centrodestra". Così il sindaco Diego Cammarata stamattina ha commentato la vicenda Gesip dopo che è saltata, per mancanza di numero legale, la seduta che avrebbe dovuto avviare la discussione sulla delibera che consente di utilizzare i maggiori proventi derivanti dalla lotta all'evasione della Tarsu proprio per la società.    


"La loro maggioranza in aula è schiacciante. - ha aggiunto - Nessuno può permettersi di affermare che una delibera non viene votata o non viene approvata se mancano 5 consiglieri, quando  l'intera opposizione composta da 28 consiglieri decide di non entrare in aula. C'é un dato incontrovertibile che non può essere negato. Il centrosinistra ha la maggioranza e decide quello che passa e quello che non passa: sono loro, nel bene e nel male,  che determinano i risultati".  "Ognuno è libero di decidere quello che vuole ed io sono il primo a rispettare una posizione contraria alla mia, - ha concluso - ma Faraone e il centrosinistra devono spiegare a duemila famiglie palermitane, che sulla decisione del Consiglio comunale ripongono le loro speranze per avere assicurati la continuità del reddito e la certezza del lavoro, quale è la loro posizione sul futuro della Gesip".

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