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L'allarme dell'Oms: "I cellulari provocano il cancro"

Un gruppo di 34 esperti dell'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, a conclusione di una review sul tema, a quella domanda iniziale hanno risposto che sì «i campi elettromagnetici sono potenzialmente cancerogeni». Cauto Cardinale: "Non esiste un dato certo"

PALERMO. Da anni la domanda si ripete: l'uso del cellulare favorisce l'insorgenza di tumori? Ciclicamente lanciano l'allarme ricercatori, medici, fisici che passano in rassegna gli studi già fatti, ne mettono appunto di nuovi, calibrano, rielggono tutti i dati e sputano sentenze. Ieri un gruppo di 34 esperti dell'Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell'Oms, a conclusione di una review sul tema, a quella domanda iniziale hanno risposto che sì «i campi elettromagnetici sono potenzialmente cancerogeni».



Va cauto, invece, Elio Adelfio Cardinale, presidente del Cerisdi: «Non esiste un dato, supportato da rigore scientifico, di corrispondenza tra insorgenze tumorali e uso del cellulare». Ma quest'ultimo studio si basa su test eseguiti sia sugli animali sia sull'uomo. «Del problema si dibatte da trent'anni e io sono stato uno dei primi a sollevarlo. Rientra negli effetti biologici delle radiazioni non ionizzanti - cioè i radar, le microonde e i campi magnetici, appunto - il cui utilizzo è in continuo aumento. In trent'anni di studi e con 50 mila pubblicazioni in tutto il mondo sull'argomento, non si sono mai registrati, tenendo conto di criteri di rigore scientifico, rapporti diretti tra campi magnetici e sviluppo di tumori. Si è fatto riferimento anche a un aumento di leucemie infantili, a causa dei grandi ripetitori». Ma in che senso le ricerche non hanno valore scientifico? Secondo Cardinale «Si tratta generalmente di ricerche statistiche, svolte sulla popolazione di un territorio ma, per essere scientificamente valide, dovrebbero valutare anche altre variabili quali l'inquinamento atmosferico o quello delle acque. Fino a oggi l'unico effetto sicuro, in particolare per quel che riguarda l'uso del cellulare, è un lieve aumento della temperatura, circa 1,5 gradi, per cui utilizzando l'aggeggio in maniera estensiva, si riscontra un modesto riscaldamento del tessuto cerebrale periauricolare».



Prevenire è meglio che curare, allora che si fa? Quali le regole salva salute?. Intanto è comunque neme non esagerare. Dice il professore Cardinale: «Qualche rassicurante cautela consiste nel non lasciarsi andare a lunghe telefonate, nell'utilizzare l'auricolare che oggi va tanto di moda, nell'evitare l'uso del cellulare in macchina, perché potrebbe crearsi un effetto potenziamento. E, se proprio la telefonata deve essere lunga, bisogna avere l'accortezza di cambiare spesso orecchio. Anche con i bambini, ai quali ormai si regala il telefonino come un tempo si regalava il Monopoli, serve soprattutto buon senso». Ma i campi magnetici non sono solo sul banco degli imputati visto che, come ricorda il professore Cardinale «vengono sfruttati come terapie per curare alcuni dolori muscolari».

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