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Formazione, Ial Cisl in liquidazione

La decisione è legata alla riduzione dei finanziamenti per gli enti. Bernava: scelta irreversibile che apre una nuova fase. Sono 840 i dipendenti dell' ente, fondato nel 1963, con 39 sedi in tutta l'isola. Già avviata la mobilità per 300

PALERMO. La Cisl siciliana esce dal sistema della formazione professionale e lo fa avviando la procedura liquidazione volontaria per lo Ial Cisl. Lo ha reso noto il segretario regionale Maurizio Bernava nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede regionale del sindacato a Palermo. Sono 840 i dipendenti dell' ente, fondato nel 1963, con 39 sedi in tutta l'isola.
La decisione, dovuta alla riduzione dei finanziamenti per gli enti, previsti dal Piano regionale dell'offerta formativa 2010 e 2011, è stata presa ieri dal Comitato di indirizzo e Controllo dello Ial Cisl, che nei prossimi giorni nominerà un commissario liquidatore. "Non é una scelta strumentale - ha detto Bernava - ma imposta, obbligata e dovuta dalle norme di diritto civile e del diritto societario". " E' una scelta irreversibile - ha proseguito - che apre una nuova fase, separando il destino della Cisl dalla gestione diretta dello Ial. Un passaggio storico che si poteva evitare se a partire dal 2008 la Regione siciliana avesse riformato il settore".
Per il presidente dell' associazione regionale degli enti di formazione e amministratore unico dello Ial Cisl Ketty Gangemi, é una situazione "paradossale e incredibile". "Nonostante i versamenti contributivi e previdenziali siano in regola e sia stata attuata una corretta gestione, l'ente si trova in stato d' insolvenza - ha detto in conferenza stampa, illustrando la situazione economico finanziaria dello Ial Cisl - per la riduzione dei finanziamenti agli enti di formazione del 2010, che ha esposto lo Ial a una situazione debitoria di 3milioni di euro per il mancato pagamento delle retribuzione di dicembre e tredicesima piu" le spese di gestione".
"Per il 2011 il finanziamento - ha proseguito - è stato ridotto di ulteriori 10 milioni di euro rispetto all'anno scorso, con un monte ore del 30% in meno per la formazione professionale". "Con la liquidazione volontaria - ha sottolineato - non si intende dismettere l'ente, ma esporre una situazione debitoria a tutela del patrimonio sociale e professionale di cui lo Ial dispone. E' un atto dovuto perché non sarebbe stato possibile approvare il bilancio 2010". "Oltretutto è una situazione temporanea - detto -, potrebbe essere revocata se le condizioni migliorano e non impedisce la prosecuzione delle attività previste dal Prof 2011". Intanto, è già stata avviata la mobilità per 300 dipendenti.

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