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Mineo, il 3 giugno l'udienza preliminare

In quella data il gup di Palermo deciderà sul rinvio a giudizio del deputato regionale di Forza del Sud, indagato per intestazione fittizia di beni e peculato

PALERMO. Il gup di Palermo, Marina Petruzzella, deciderà il prossimo 3 giugno sul rinvio a giudizio del deputato regionale Franco Mineo (Forza del Sud), indagato per intestazione fittizia di beni e peculato.  Secondo gli inquirenti, Mineo sarebbe un prestanome di Angelo Galatolo, esponente dell'omonima famiglia mafiosa dell'Acquasanta.    Davanti al gup ci saranno infatti anche Galatolo e Settimo Trapani, titolare della onlus Caput Mundi, che proprio grazie all'interessamento di Mineo avrebbe ricevuto fondi pubblici che poi sarebbero stati in parte utilizzati per la campagna elettorale del deputato.    Dalle indagini è infatti emerso che con quei soldi Mineo avrebbe acquistato ceste natalizie. Il deputato avrebbe inoltre utilizzato i locali dell'associazione per diversi incontri elettorali.     L'indagine, coordinata dal pm della Dda Piero Padova, nasce da una perquisizione fatta nello studio di un commercialista della famiglia Galatolo. Gli inquirenti trovarono un passaggio di proprietà che provava la compravendita di alcuni immobili in cui, sotto al nome dell' acquirente, c'era scritto: "Compra Angelo G.". Le visure catastali hanno dimostrato che i locali erano di proprietà di Mineo, una circostanza che ha convinto la Dia che il parlamentare aveva in realtà acquistato per conto di Galatolo.

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