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Tentano furto in villa, gli arrestati: "Era un gioco"

MONREALE. Al giudice che durante il processo per direttissima li ha condannati, con il rito del patteggiamento, alla pena, sospesa, di cinque mesi di reclusione e al pagamento della multa di 800 euro, due ragazzi incensurati, arrestati dai carabinieri per un tentativo di furto in una villa di Monreale, in provincia di Palermo, hanno detto di aver agito "per gioco". I due, Pietro Aloisio Costantino e Giuseppe Enrico Nicolosi, di 18 anni e 19 anni sono stati rimessi in libertà dopo una nottata trascorsa nelle camere di sicurezza e sono stati anche duramente redarguiti dal giudice. I carabinieri li avevano sorpresi a forzare con un grosso bastone le inferriate di una finestra della villa, dopo che avevano scavalcato la recinzione esterna. I militari hanno bloccato al termine di un inseguimento, dopo circa 300 metri, Costantino. Nicolosi era riuscito a far perdere le sue tracce ma si era presentato dopo meno di un'ora in caserma.  Un sopralluogo dei militari ha accertato la presenza di chiari segni del tentativo di effrazione della finestra e che i due giovani avevano già smontato il motore di un condizionatore. I carabinieri hanno anche trovato strumenti da scasso.

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