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Passante morso da randagio, condannato il Comune di Catania

Un mese dopo lo stesso animale avrebbe tentato di aggredire anche la moglie dell'uomo, disabile incinta. La sentenza prevede un risarcimento danni di 150 euro e il pagamento delle spese legali

CATANIA. Il Giudice di Pace di Catania ha ritenuto il Comune di Catania responsabile del danno subito da un cittadino che era stato morso di un cane randagio e medicato in ospedale. Un mese dopo lo stesso animale avrebbe tentato di aggredire anche la moglie dell'uomo, una disabile in stato interessante, ma la donna sarebbe a salvarsi trovando riparo nella sua automobile. La sentenza, che prevede un risarcimento danni di 150 euro e il pagamento delle spese legali, è resa nota da Confconsumatori che ha assistito nel procedimento la vittima. L'aggressione era avvenuta nella vicinanza dell'uomo, dove l'animale era stato già più volte visto libero di circolare e senza guinzaglio. Il Giudice di pace, Manuela Cardillo, ha ritenuto il Comune responsabile dell'aggressione perché gli Enti locali devono provvedere alla cattura dei cani vaganti. I legali dell'amministrazione hanno negato responsabilità del Comune nel caso perché non era proprietario del cane. «E una sentenza importante sia perché fa chiarezza e sia perché le strade della nostra città sono, purtroppo, ancora frequentate da molti cani randagi, spesso in branco – affermano Carmelo Calì, presidente di Confconsumatori Sicilia e l'avvocato Maurizio Mariani che ha assistito in giudizio il cittadino - speriamo che, anche grazie a questa sentenza, il problema possa essere risolto presto e definitivamente».

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