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Beni confiscati nel Catanese diventano centri per giovani

CATANIA. Due beni confiscati alla criminalità organizzata a San Giovanni la Punta, in provincia di Catania, diventeranno rispettivamente un centro aggregativo giovanile e un centro "Informa giovani". Sono un fabbricato di via Lipari appartenuto a Mario Pace, ritenuto affiliato ai clan mafiosi locali, e un appartamento di via Balatelle appartenuto a
Mario Laudani, altro  presunto affiliato alla mafia locale. 
Il Pon Sicurezza, il Programma cofinanziato dall'Unione Europea di cui è titolare il Ministero del'Interno, ha infatti ammesso a finanziamento due progetti presentati dal "Consorzio etneo per la Legalità e lo Sviluppo", composto da 16 comuni dell'area etnea e dalla Provincia regionale di Catania. In una nota del Pon Sicurezza si sottolinea come il recupero di beni confiscati "acquista particolare importanza in un comune come San Giovanni la Punta, sciolto per due volte per infiltrazioni mafiose". Il fabbricato di via Lipari verrà recuperato e destinato a Centro aggregativo giovanile. Una parte dell'immobile sarà sede di associazioni di volontariato impegnate in iniziative di diffusione della cultura della legalità sul territorio. Il finanziamento assegnato dal Pon Sicurezza è pari a 136.983 euro. Il progetto per la riqualificazione dell'appartamento di via Balatelle ha ricevuto risorse per 89.939 euro. Dopo la sua ristrutturazione vi sorgerà un centro "Informa giovani", che offrirà informazioni utili per la popolazione giovanile e servizi di orientamento a ragazzi fra i 16 e i 28 anni. Si prevede anche l'organizzazione di iniziative finalizzate al reinserimento dei giovani appartenenti alle fasce più deboli della popolazione o ex detenuti.

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