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Lampedusa, sbarcano 461 profughi

Giunto in nottata il barcone partito dalla Libia che ieri aveva lanciato l’Sos. A bordo anche 44 donne e sei bambini

LAMPEDUSA. E' giunto in nottata a Lampedusa, poco prima delle 4, il barcone partito dalla Libia che ieri aveva lanciato l'Sos mentre si trovava ancora in acque maltesi. A bordo dell'imbarcazione, scortata da tre motovedette della Guardia Costiera, 461 profughi, tra i quali 44 donne e sei bambini. Erano stati gli stessi immigrati a lanciare l'allarme con un telefono satellitare, sostenendo di essere in 600 e di imbarcare acqua. Le autorità maltesi avevano tuttavia comunicato di non potere inviare propri mezzi navali a causa delle cattive condizioni del mare. Da Lampedusa erano così salpate tre unità della Guardia Costiera che hanno portato a termine l'operazione di soccorso.     
Sono complessivamente oltre 2.500 i profughi sbarcati a Lampedusa in due giorni. Tutti dovrebbero essere trasferiti sulla terraferma con la nave Flaminia della Tirrenia che si trova in rada davanti all'isola con 715 migrati già trasbordati ieri.


E' polemica intanto tra Italia e Malta. Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha dato istruzioni all'ambasciatore d'Italia a Malta di effettuare domani un passo diplomatico di protesta presso le autorità maltesi, in relazione all'episodio di mancato soccorso ad un barcone di migranti che si trovava ieri nelle acque Sar (search and rescue area) maltesi. Lo rende noto la Farnesina. Il barcone, ricorda una nota della Farnesina, si è successivamente spostato nelle acque  appartenenti alla Sar italiana dove è stato messo in salvo grazie all'intervento di mezzi italiani. Il governo maltese fatto sapere di avere sempre rispettato tutti gli obblighi internazionali in relazione all'assistenza ai migranti in mare ed ha affermato che aspetta con serenità di poter "provare tutti i fatti" dopo la protesta che il governo italiano si appresta a consegnare alla Valletta per il mancato soccorso ad un barcone che, secondo le autorità italiane, si trovava ieri nelle acque Sar (search and rescue area) attorno all'isola mediterranea. Secondo il governo maltese, il barcone si trovava a più di 100 miglia da Malta e meno di 47 miglia da Lampedusa: dunque, si sottolinea alla Valletta, la logica voleva che i soccorsi partissero da chi era più vicino, ossia la Guardia costiera italiana.

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