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Rifiuti, nel Palermitano si rischia l'emergenza

In stato di agitazione i dipendenti del Coinres che gestiscono la raccolta in 21 comuni. Chiedono gli stipendi arretrati

PALERMO. "Ancora una volta constatiamo l'irresponsabilità dei sindaci che non hanno ancora trovato i fondi per pagare gli stipendi di marzo così come appare incerto il pagamento di quelli di aprile. I lavoratori sono stanchi e la tensione sta crescendo, la bomba è pronta ad esplodere". Così Francesco Ferrara segretario provinciale Fit Cisl Ambiente lamenta il ritardo nei pagamenti dello stipendio di marzo degli operai del Coinres, il consorzio che gestisce la raccolta dei rifiuti in 21 comuni del palermitano e annuncia lo stato di agitazione dei lavoratori.
"Nonostante la legge di riforma degli Ato preveda l'obbligo per i primi cittadini di predisporre a bilancio la totalità delle somme per il pagamento dei servizi di igiene ambientale - aggiunge - ci viene sempre detto che non ci sono fondi, e non si riescono a trovare le risorse per pagare i lavoratori, e cosa ancora più grave è che spesso, in alcuni territori, i lavoratori del Consorzio che protestano per la mancanza delle retribuzioni, vengono sostituiti dalle ditte private. Auspichiamo che la Regione non attenda oltre per mandare i commissari ad acta nei comuni inadempienti".
"E' una situazione insostenibile - spiega Emanuele Morana Fit Cisl Coinres - non si può più tollerare, abbiamo trascorso Pasqua e Pasquetta senza soldi, sicuramente succederà anche per il primo maggio, abbiamo già proclamato lo stato di agitazione, mentre valuteremo nei prossimi giorni le azioni da intraprendere insieme alle altre organizzazioni sindacali, come la possibile proclamazione di uno sciopero generale dei lavoratori che sono stanchi di attendere".

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