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Arresto Minardo, il Gip derubrica reato da estorsione in truffa

Il giudice delle indagini preliminari di Modica non ha condiviso l'accusa ipotizzata dalla procura nei confronti del deputato regionale del Mpa

MODICA. Il Gip di Modica non ha condiviso l'accusa di estorsione ipotizzata dalla Procura nei confronti del deputato regionale del Mpa, Riccardo Minardo, e del presidente del Consiglio di amministrazione del Copai, Rosaria Suizzo, e ha derubricato il reato in truffa.    Per il procuratore capo di Modica, Francesco Puleio, la richiesta di complessivi 112.784 euro a quattro agricoltori per non fare decadere i finanziamenti pubblici che avevano richiesto era configurabile come estorsione aggravata in concorso. Tesi non condivisa dal Gip Patricia Di Marco che ha derubricato l'accusa come truffa.    Diverso parere hanno espresso Procura e ufficio del Gip di Modica anche sulle esigenze cautelari: l'accusa aveva chiesto l'emissione di un'ordinanza cautelare in carcere per gli indagati, il Giudice per le indagini preliminari ha ritenuto invece idonei gli arresti domiciliari.

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