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Bulli a scuola, continue minacce e mortificazioni

PALERMO. Continue offese a mortificazioni nei confronti di un compagno di scuola. È questo lo scenario che ha fatto da sfondo all’operazione dei carabinieri di Palermo in un istituto tecnico di Palermo e che ha portato alla denuncia di otto minorenni.
Gli uomini dell’arma hanno accertato che “l’opera” degli otto non si limitava all’orario scolastico, ma il desiderio di intimidire e dominare proseguiva anche fuori dalla scuola proseguendo su facebook, il più famoso social network della rete dove sulle varie bacheche venivano pubblicate offese del tipo “cosa inutile… tu non conti niente… tu non puoi parlare… non ci accorgiamo nemmeno delle tua presenza…”. Escludendolo da qualsiasi tipo di attività o discussione, e nel momento in cui tentava di partecipare ad un dialogo in chat le riposte erano: “Vattene via… muto…”.
Purtroppo con il passare del tempo è aumentata in maniera esponenziale anche l’aggressività degli otto, che non contenti sono passati alla violenza fisica, sfociata in una gravissima aggressione la mattina del 22 gennaio scorso, quando mentre si trovano nello spogliatoio maschile della scuola, la vittima è stata prima minacciata e poi aggredita con calci, pugni e lancio di oggetti procurandogli varie ferite giudicate guaribili dai medici dell’ospedale Buccheri La Ferla dove è stato accompagnato dai genitori.
In quel caso, gli autori della vicenda erano stati tutti a vario titolo sospesi dalla direzione scolastica per qualche giorno dalle lezioni. Le indagini dei carabinieri, scattate all’indomani dell’aggressione, hanno permesso di scoprire che gli aggressori erano arrivati ad organizzare via web l’aggressione, in una pagina di Facebook era riportato: “…picciotti domani secondo mega cappottone a …… (e poi) … domani alla 2^ ora…” con successive conferme e condivisioni. Poi qualche minuto prima dell’aggressione, veniva inviato un sms a tutti i partecipanti per avvisare dell’inizio d’avvio dell’aggressione.

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