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Lampedusa, arrivato Berlusconi: "Siamo stati di parola"

Il premier lo ha detto ad un gruppo di lampedusani che lo aspettava al porto. "Tra una settimana inizieranno gli spot per fare vedere i fondali dell'isola" ha aggiunto

LAMPEDUSA. 'Avete visto siamo stati di parola''. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ad un gruppo di lampedusani che era ad attenderlo al porto. Il presidente e' partito dall'aeroporto con un corteo di auto ma appena fuori dallo scalo e' sceso quando alcune decine di cittadini lo hanno chiamato e applaudito.


''Tra una settimana inizieranno gli spot per far vedere i fondali di Lampedusa'', ha aggiunto il presidente del Consiglio che ora si sta recando sul molo dove per giorni si sono accampati migliaia di tunisini.. Da lunedi' cominceranno due voli regolari al giorno per il rientro in Tunisia. Posso testimoniare che il piano che avevamo annunciato nella mia prima visita ha trovato attuazione. Credo che la prossima settimana saremo pronti per portare al consiglio dei ministri la candidatura di Lampedusa per il Nobel per la Pace"


Il presidente del consiglio ha parlato del ruolo dell'Ue: "Quello dell'immigrazione deve essere un problema europeo, non per i 25 mila migranti che abbiamo già accolto ma per quelli che arriveranno. Ci sarannno di certo nuove partenze dalla Libia che è in  stato di guerra. Lunedì avremo una risposta, cui l'Europa non potrà sottrarsi". Per quanto riguarda i problemi con la Francia, Berlusconi ha detto che "buon senso vorrebbe che si raggiungesse presto un accordo" 

Il premier conclude: "Nessuna incertezza. Sarò presto proprietario di una casa a Lampedusa", annuncia Berlusconi, spiegando che potrebbero essere risolte le questioni con il demanio relative a Villa La Palma. "Se questo non dovesse accadere ci sarà certamente la possibilità di acquistare un'altra casa a Lampedusa".

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