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Palermo, il 12 aprile riesame sulla scarcerazione di Vitrano

Il tribunale chiamato a decidere sull'istanza presentata dai legali del deputato regionale Pd. Indagini sispostano a Milano. Ingrassia sospeso dall'ordine degli Ingegneri di Palermo

PALERMO. Il tribunale del riesame deciderà il 12 aprile sull'istanza di scarcerazione di Gaspare Vitrano, il deputato regionale arrestato nell'inchiesta sulle mazzette nel fotovoltaico. Le indagini si spostano a Milano, dove ha sede la società incaricata dall'impresa spagnola, che si era aggiudicata i lavori a Roccamena (Palermo), di scegliere le ditte per i subappalti nel cantiere. Gli investigatori sono a caccia di riscontri alle dichiarazioni dell'ingegnere Pier Giorgio Ingrassia, secondo cui da Milano sarebbero transitate somme di denaro verso i conti svizzeri dove venivano versati i proventi della vendita di altre due società del fotovoltaico riconducibili a Vitrano.


L'ulteriore passaggio dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dei sostituti Maurizio Agnello, Emanuele Ravaglioli e Sergio De Montis, sarà la richiesta di una rogatoria internazionale a Lugano.


Il Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo, ricevuta comunicazione ufficiale del provvedimento di custodia cautelare emesso nei confronti dell'ing. Pietro Ingrassia, ha provveduto alla sua sospensione a far data dall'arresto e ha manifestato il determinato intendimento di seguire l'evoluzione del caso per aprire, una volta accertati formalmente i fatti di aprire un procedimento disciplinare nei confronti dello stesso e di costituirsi parte civile al momento dell'apertura del processo". E' quanto si legge in una nota dell'Ordine.    Ingrassia è coinvolto nell'inchiesta che ha portato all'arresto per concussione il deputato regionale del Pd, Gaspare Vitrano, su presunte mazzette per impianti fotovoltaici.

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