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Palermo. false fatture per luminare: assolto avvocato

PALERMO. La Sezione giurisdizionale della Corte dei conti ha assolto un artigiano palermitano accusato di truffa. Francesco Ribaudo, 47 anni, titolare di una ditta artigiana specializzata nella realizzazione di luminarie, nel 2003 aveva ottenuto dalla Provincia un contributo di 23.509 euro destinato all'acquisto di "macchinari e attrezzature per far fronte alla crescente richiesta di manifestazioni in rappresentazione delle antica tradizione luminaria siciliana".     I controlli eseguiti dal Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza accertarono che alcune fatture presentate per giustificare una parte dei costi sostenuti risultavano emesse nell'autunno del 1999 da una ditta che aveva cessata l'attività il 4 maggio del 1998. Da qui l'avvio di un procedimento penale nei confronti dell'artigiano, tuttora pendente, e la segnalazione del presunto danno erariale alla procura contabile con la citazione in giudizio. I giudici contabili  hanno accertato che le opere furono effettivamente realizzate, perciò il danno erariale non c'é.  "Non basta la sola falsità di parte delle fatture - scrivono - , essendo necessario dimostrare la mancata realizzazione, anche solo parziale, delle finalità d'interesse generale che hanno motivato l'erogazione del finanziamento". (sentenza 817/2011).

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