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Sbarco nel Catanese, il peschereccio è italiano

Indagine sull’approdo di un natante con a bordo una cinquantina di migranti

CATANIA. E' italiano il peschereccio, con a bordo una cinquantina di migranti, che la notte scorsa si è arenato a Riposto, nel Catanese. E' la motobarca 'Felice', che é stata trainata nel porto del capoluogo etneo. I proprietari dell'imbarcazione, tutti pescatori, sono interrogati da carabinieri della compagnia di Giarre e del reparto operativo del comando provinciale etneo per valutare il ruolo nella vicenda. Non ci sono fermi. Indagini sono eseguite anche da capitaneria di porto, guardia di finanza e polizia di Stato. Sulla vicenda il procuratore capo di Catania, Michelangelo Patané, e il sostituto Enzo Serpotta hanno aperto un fascicolo ipotizzando il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Secondo un'ipotesi al vaglio degli investigatori e ancora da verificare, il peschereccio avrebbe potuto avere preso in carico i migranti da una nave 'madre' egiziana al largo di Catania, per farli sbarcare in Sicilia ma, probabilmente per il sovraccarico, si sarebbe arenato nei pressi di Riposto. Nella zona sono ancora in corso battute delle forze dell'ordine per accertare l'eventuale presenza di fuggitivi.  

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